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Home 3 Carta di Debito

Come ricaricare la Postepay di Poste Italiane

by Risparmi Investimenti
03/02/2020
in 3 Carta di Debito
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Buona Lettura su RisparmiandoMelaGodo.com

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Primo Articolo (sono presenti due articoli)

La postepay è una conosciuta e molto diffusa carta prepagata emessa da Poste Italiane e accettata nella maggior parte degli esercizi commerciali.
Per aprirla sono necessari solamente un documento di identita’ e il cosice fiscale perche’ la postepay non deve essere necessariamente collegata a un conto corrente bancario o postale.
Si fa la richiesta direttamente in un ufficio postale compilando un modulo che contiene i nostri dati anagrafici e che contestualmente funge da apertura e da primo versamento.
Il costo all’atto dell’apertura e’ di cinque euro e la Postepay ci viene consegnata direttamente al momento della richiesta e non va effettuata nessuna operazione per convalidarla, è gia’ attiva. Nello stesso momento ci viene consegnato in busta chiusa il PIN relativo alla carta.
La carta puo’ essere ricaricata presso qualsiasi ufficio postale allo sportello in contanti e il costo della ricarica non varia, e’ sempre di 1,00 euro qualsiasi sia l’importo ricaricato.
Non esiste un limite minimo per la ricarica, o meglio esiste ed e’ di 5,00 euro, mentre esiste invece un limite massimo che corrisponde a 3.000,00 euro.
La postepay puo’ essere ricaricata presso gli uffici postali ma anche presso gli atm postamat che abbiano carta di pagamento aderente al circuito postamat (sempre a costo di 1,00 euro) e anche sul sito www.poste.it sempre al costo di 1,00 euro.
Ecco le altre condizioni economiche: in caso di sostituzione della carta il costo previsto è di 5,00 euro, come se si attivasse nuovamente.
In caso di rimborso o estinzione della carta il costo è di 2,00 euro.
Dalle carte postepay e’ possibile oltre a effettuare i pagamenti anche effettuare dei prelievi: il limite di prelievo giornaliero e’ di 250,00 euro se effettuato presso atm postali e bancari, mentre il limite sale a 3.000,00 euiro se effettuato da uffici abilitati tramite pos.Ovviamente l’importo del prelievo e’ condizionato al saldo attivo presente sulla postepay.
Il costo per il prelievi e’ di 1,00 euro se effettuato da atm postamat e pos postamat, di euro 1,75 euro da atm visa, visa electron in Italia e nei paesi dell’area Euro, mentre il costo sale a 5,00 euro se il prelievo e’ effettuato fuori dall’area dei paesi Euro.
Non esitono altre spoese di gestione.
Il modulo di versamento è molto semplice da compilare: nella prima parte vanno inseriti nome e cognome di chi effettua la ricarica, il numero della postepay e e i dati anagrafici dell’intestatario della postepay. Chi versa non deve necessariamente coincidere con l’intestatario.
Poi vanno inseriti l’importo della ricarica, gli estremi del documento di identita’, la data e il luogo di nascita di chi effettua la ricarica e la firma di chi effettua la ricarica. Sul modulo non è presente il campo da compilare relativo al codice fiscale di chi effettua il versamento ma e’ bene averlo con se perche’ molto spesso viene richiesto dall’operatore allo sportello.
Se effettuate la ricarica per qualcun altro non e’ necessaria la sua firma sul modulo di versamento.
Conclusione: una buona prepagata con spese minime.

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Secondo articolo ___________
La maggior parte degli acquirenti online utilizza la comoda e sicura carta Postepay, servizio offerto dalle Poste Italiane.
La Postepay è una carta prepagata e per questo necessita la ricarica, ma è una operazione semplicissima realizzabile in diversi modi.
Prima di tutto è importante precisare che la ricarica può essere effettuata sia dal titolare ma anche da estranei a conoscenza del nome del proprietario e il numero identificativo della scheda.

I metodi di ricarica previsti dal servizio PostePay sono:

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– Ufficio Postale: in ogni città è possibile trovare uno o più uffici postali, basti pensare che in Italia ce ne sono oltre 14.000. Per ricaricare la propria carta basta presentarsi allo sportello muniti di codice fiscale, il numero identificativo della Postepay e il nome del titolare (il proprio o altrui). Spesso chiedono anche la carta d’identità, soprattutto se la ricarica non è effettuata sulla propria scheda, quindi previo problemi meglio premunirsene in tutte e due le situazioni.
Dopo aver compilato il modulo bisogna versare la cifra desiderata tenendo però in considerazione della tassa di 1 euro su ogni ricarica effettuata.

Presso bar, tabacchi o locali che dispongono del servizio di ricevitoria SISAL. Le modalità di ricarica sono uguali a quelle dell’Ufficio Postale ma in questo caso la tassa sulla transazione è di 2 euro. Il limite previsto di ricarica ammonta a mille euro.

– Tramite BancoPosta: coloro che hanno un conto presso le Poste e hanno attivo il servizio di homebanking possono trasferire qualsiasi somma sulla propria carta senza pagare alcuna tariffa.

– Con una Sim Card: se si dispone di una Sim Card telefonica delle Poste Italiane è possibile trasferire fondi se è associata a una PostePay. Se si vuole ricaricare la carta di un’altra persona è sufficiente conoscere o il numero di telefono o il numero della carta.

Con circuiti Visa e Mastercard: può sostituire un pagamento di Postepay ma solo con ATM Postamat e prevede una commissione pari a 3 euro.

Ricarica Online: se non si ha tempo per queste operazioni si può optare per un servizio molto più veloce usando il portale Internet delle Poste Italiane (www.poste.it). Le operazioni sono immediate e tutte online, basta cliccare su ricarica carta e i fondi saranno subito trasferiti sulla PostePay, in questo caso c’è sempre la commissione di 1 euro.

– ATM Postamat: questo servizio prevede il possesso della carta Postamat Maestro o altre carte sempre legate alla Posta Italiana, la ricarica avviene automaticamente con il sovrapprezzo di 1 euro.

Tags: posteapy
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