Il Processo di Elezione del Presidente della Repubblica Italiana
L’elezione del Presidente della Repubblica in Italia è un processo di grande importanza istituzionale e si svolge attraverso un sistema che coinvolge sia il Parlamento che i rappresentanti delle Regioni, come stabilito dall’articolo 83 della Costituzione Italiana. Ogni regione, fatta eccezione per la Valle d’Aosta, che ne esprime uno solo, contribuisce con 3 delegati, selezionati dai rispettivi consigli regionali.
Riferimento Ufficiale: Costituzione della Repubblica Italiana – Art. 83
L’elezione del Presidente della Repubblica Italiana avviene attraverso un processo ben definito e specifico, che richiede la partecipazione di vari organi istituzionali. Vediamo insieme come funziona.
Chi partecipa all’elezione del Presidente della Repubblica Italiana?
All’elezione del Presidente della Repubblica partecipano:
- I membri del Parlamento italiano (ossia la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica) in seduta comune. Questo include anche i Senatori a vita.
- Tre delegati per ciascuna delle 20 regioni italiane, scelti dai Consigli regionali. Per la Valle d’Aosta, che ha una popolazione più piccola, partecipa un solo delegato.
Dopo la riforma costituzionale del 2020, il numero totale di questi “grandi elettori” è 664.
Come si svolge l’elezione del Presidente della Repubblica Italiana?
L’elezione si svolge attraverso una serie di votazioni segrete, chiamate scrutini.
Nelle prime tre votazioni, per essere eletto Presidente della Repubblica, un candidato deve ricevere almeno due terzi dei voti. Se nessun candidato raggiunge questo quorum, si procede con ulteriori scrutini.
Dalla quarta votazione in poi, è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti. In pratica, ciò significa che un candidato può essere eletto con il 50% + 1 dei voti.
E se nessun candidato raggiunge la maggioranza?
Se dopo dieci votazioni nessun candidato ha raggiunto la maggioranza assoluta, si svolge un “ballottaggio” tra i due candidati che hanno ricevuto più voti nell’ultimo scrutinio. In questo caso, vince il candidato che riceve il maggior numero di voti.
Chi può essere eletto Presidente della Repubblica?
La Costituzione italiana stabilisce che può essere eletto Presidente della Repubblica qualsiasi cittadino italiano che abbia compiuto i cinquanta anni di età e goda dei diritti civili e politici.
Qual è la durata del mandato del Presidente della Repubblica?
Il Presidente della Repubblica rimane in carica per sette anni. Alla fine del mandato, può essere rieletto, ma la rielezione consecutiva è una prassi molto rara. Infatti, fino ad ora solo Giorgio Napolitano è stato rieletto per un secondo mandato nel 2013.
E se il Presidente della Repubblica muore o si dimette?
Se il Presidente della Repubblica muore, si dimette, o per qualsiasi altro motivo cessa di ricoprire la sua funzione, si svolgono nuove elezioni entro quindici giorni (escludendo quelli tra il 15 luglio e il 15 settembre). Nel frattempo, le funzioni del Presidente sono assunte dal Presidente del Senato. Se anche quest’ultimo non può ricoprire l’incarico, il ruolo viene assunto dal Presidente della Camera dei Deputati.
Cambiamenti nella composizione del Parlamento e impatto sull’elezione Presidenziale
La riforma costituzionale del 2020 ha portato a una riduzione del numero totale di parlamentari, modificando così anche la composizione dell’assemblea che elegge il Presidente della Repubblica. L’ultima elezione di Sergio Mattarella è stata quindi l’ultima in cui hanno partecipato oltre mille tra parlamentari e delegati regionali, i cosiddetti “grandi elettori”.
Riferimento Ufficiale: Legge Costituzionale 1/2020
I “Grandi Elettori”: chi sono e quale ruolo giocano?
Nel linguaggio giornalistico, il termine “grandi elettori” è spesso usato per indicare l’insieme di parlamentari e delegati regionali coinvolti nell’elezione del Presidente della Repubblica. Questi “grandi elettori” attualmente sono 664, ma non è escluso che questo numero possa variare in futuro.
Riferimento Ufficiale: Sito ufficiale del Parlamento Italiano
Curiosità sulle Elezioni Presidenziali in Italia
Una delle curiosità più affascinanti sulle elezioni presidenziali in Italia riguarda il numero di scrutini che possono essere necessari per l’elezione. Per esempio, Giovanni Leone fu eletto Presidente della Repubblica nel 1971 solo dopo 23 scrutini. Un altro aspetto interessante è l’età minima per essere eletti Presidente della Repubblica, fissata a 50 anni, una delle più alte al mondo.
Riferimento Ufficiale: Archivio Storico della Presidenza della Repubblica